Il Premio 2024 ha riconosciuto designer, esperti di marketing e creativi che hanno utilizzato l'arte non solo per catturare attenzione, ma anche per generare positività a livello sociale.
I Bridgeman Creative Awards 2024 hanno premiato la grande creatività e innovazione in progetti ideati per la stampa (categoria Print) e per il digitale (categoria Digital). Nella categoria Print, Jonathan Fecola e Agnese Bernaus, entrambi italiani, hanno vinto con il loro progetto "Pollution on Canvas", che ha abilmente utilizzato opere d'arte storiche per evidenziare la presenza dell'inquinamento da lungo tempo. Nella categoria Digital, Giulia Premarini e Giulia Ranza, anch'esse italiane, hanno trionfato con "The Full Picture", un'iniziativa innovativa che ha utilizzato l'intelligenza artificiale per reimmaginare opere d'arte classiche con una rappresentazione più inclusiva. Inoltre, "The Art of Prevention", un progetto incentrato sulla sensibilizzazione alla salute, ha ricevuto una Menzione Onorevole per il suo approccio creativo alla promozione di esami urologici preventivi.
"Pollution on Canvas" combina perfettamente l'arte storica con un messaggio attuale. Durante le loro ricerche, Fecola e Bernaus hanno scoperto che pittori iconici del XIX secolo come Claude Monet e William Turner raffiguravano lo smog nei loro paesaggi, spesso scambiato per nebbia o foschia. Questa rivelazione ha costituito il fulcro del loro progetto, sottolineando che i segni del cambiamento climatico sono visibili da secoli.
Il progetto comprende quattro stampe, meticolosamente scelte, di Monet e Turner, ognuna accompagnata da messaggi che mostrano l'inquinamento nascosto in queste opere classiche. I dipinti selezionati sono "Impression, Soleil Levant" (1872) e "The Houses of Parliament, London" (1904) di Monet, insieme a "Rain Steam and Speed, The Great Western Railway" (1844) e "Inverary Pier, Loch Fyne, morning" (1840-1850) di Turner.
I giudici sono stati particolarmente colpiti dalla chiarezza del concetto e dall'uso intelligente dell'arte. Hanno notato che, sebbene il titolo potesse essere più incisivo, l'idea generale era semplice ma profonda, e faceva un uso efficace di opere d'arte storiche per trasmettere un problema attuale e urgente. L'integrazione dell'arte classica con il tema del cambiamento climatico non solo fa riflettere, ma mostra queste opere famose in una nuova luce.
"Pollution on Canvas" fornisce una panoramica sugli effetti continui dell'inquinamento con un messaggio tanto chiaro quanto convincente. La rappresentazione del fumo nelle immagini, abbinata alla consapevolezza che questi effetti sono stati osservati per lungo tempo, trasmette un forte invito all'azione contro il cambiamento climatico. La capacità del progetto di combinare un contesto storico con una sfida ambientale attuale ha lasciato un'impressione duratura sui giudici e ne ha determinato la vittoria.
"Siamo davvero onorati e orgogliosi di ricevere questo premio perché ci sentiamo parte di una generazione con una grande responsabilità: agire per migliorare il futuro del nostro pianeta." - Jonathan & Agnese
Johnathan Fecola (Italy), Agnese Bernaus (Italy)
"The Full Picture" affronta una lacuna significativa nella rappresentazione storica dell'arte. Consapevoli del fatto che i dipinti più famosi del mondo presentano prevalentemente uomini cisessuali bianchi, Premarini e Ranza hanno deciso di correggere questo squilibrio. Il loro progetto sfrutta la tecnologia dell'intelligenza artificiale per reimmaginare le opere d'arte classiche, inserendovi le minoranze che storicamente sono state sottorappresentate.
L'idea alla base di "The Full Picture" è profonda e innovativa. Partendo da dipinti iconici dell'archivio Bridgeman Images, le due hanno sviluppato e impiegato strumenti di intelligenza artificiale per espandere queste scene, includendo le minoranze impegnate in attività adatte all'epoca. In questo modo non solo si arricchisce l'opera originale, ma si fornisce anche una nuova rappresentazione, più inclusiva, della società di quei tempi.
L'esecuzione di questa idea è ottima sia dal punto di vista digitale sia per quanto riguarda il suo impatto sociale. Il progetto è stato pensato anche con l'inclusione di una componente interattiva "in-real-life" (IRL): codici QR collocati accanto ai dipinti originali nei musei. La scansione di questi codici consente ai visitatori di navigare nell'opera d'arte estesa attraverso la Realtà Aumentata, fondendo perfettamente l'esperienza digitale con quella fisica.
I giudici hanno elogiato "The Full Picture" per la grande lungimiranza e l'uso innovativo dell'intelligenza artificiale, descrivendola come un'applicazione innovativa e rilevante della tecnologia. A decretarne la vittoria è stato l'allineamento del progetto con i temi della trasformazione, del cambiamento sociale e dell'innovazione.
"Come creativi, vincere un premio con una campagna che dimostra ancora una volta il potere dell'arte nella società è un grande risultato. Farlo con l'uso dell'intelligenza artificiale che non sostituisce l'arte ma la aiuta a espandersi in qualcosa di più inclusivo è un risultato senza precedenti. Ringraziamo Bridgeman Images e la giuria per aver scelto il nostro lavoro. Lunga vita all'arte!" - Giulia & Giulia
Giulia Premarini (Italy)
Giulia Ranza (Italy)
Siamo lieti di annunciare che "L'arte della prevenzione" ha ricevuto una menzione onorevole in entrambe le categorie dei Bridgeman Creative Awards 2024.
"The Art of Prevention" affronta un problema sanitario importante con creatività e intuizione. Secondo i dati della Società Italiana di Urologia (SIU), solo il 10%-20% degli uomini si sottopone a visite urologiche di prevenzione, e la maggior parte di essi si rivolge al medico solo in caso di gravi problemi di salute. Questo progetto mira a trasformare la percezione dei controlli sanitari di prevenzione, concentrandosi in particolare sul cancro alla prostata.
Il progetto è incentrato sul dito indice alzato, un gesto spesso associato alla temuta visita urologica. Celebrando e smitizzando questo gesto, "The Art of Prevention" lo trasforma in un simbolo di salute e consapevolezza. Le opere d'arte storiche che presentano questo gesto vengono riproposte, con l'aggiunta di un fiocco blu all'indice sollevato per simboleggiare la prevenzione del cancro alla prostata.
Questo approccio KeyVisual include una serie di figure maschili di età, mestiere ed estrazione sociale diverse, accomunate dal desiderio di mettere in luce il bisogno di una migliore educazione sanitaria. I giudici hanno apprezzato l’ottimo uso dell'arte e l'interessante focus sul dito come simbolo. Hanno inoltre gradito quanto il progetto si sia divertito con l'arte e abbia fornito un buon punto di partenza. Anche il tono del progetto è stato sottolineato come ben mirato e coinvolgente per il pubblico a cui è destinato.
"The Art of Prevention" è stata concepito per essere distribuito su diverse piattaforme, tra cui i social media, i siti web e la pubblicità out-of-home (OOH), garantendo una vasta diffusione e una maggiore consapevolezza del pubblico. Sfruttando opere iconiche e un simbolo universalmente riconosciuto, il progetto è riuscito a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle misure sanitarie preventive e della diagnosi precoce delle malattie.
Erika Facchini (Italy), Edoardo Villa (Italy), Stefania Sacchetto (Italy)