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Celebriamo la forza dell’arte nella pubblicità, nel design e nella creatività contemporanea. L’edizione 2025 dei Bridgeman Creative Awards ha invitato i creativi a reinterpretare la storia attraverso campagne audaci e visionarie.

Primo Premio
Stupefacente
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Secondo Premio
the Extinctionism
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Terzo Premio
Che cosa rimarrà?
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Informazioni

Benvenuti ai Bridgeman Images Creative Awards 2025!
Un premio nato per celebrare il potere trasformativo dell’arte nella pubblicità, nel design di prodotto e nei progetti creativi commerciali. La nostra missione è valorizzare l’uso dell’arte, della cultura e della storia nel lavoro di artisti, designer, marketer e creativi da tutto il mondo.

Primo Premio

Stupefacente
Luca Cantavenera & Jessica Basilico

In Italia, l’uso di sostanze tra i giovani è in aumento a ritmi preoccupanti: si stima che oltre 960.000* studenti tra i 18 e i 24 anni abbiano provato droghe almeno una volta. Ma c’è anche un segnale positivo: l’interesse per la cultura sta crescendo proprio tra le nuove generazioni. Il 33,6%* dei giovani italiani ha visitato un museo di recente, segnando una significativa inversione di tendenza dopo anni di calo.

È da questa doppia realtà che nasce STUPEFACENTE, una campagna immaginata dall’associazione fittizia FuoridiCultura, che promuove la prevenzione attraverso il potere rigenerativo della cultura.

L’idea parte da un insight forte: per tanti giovani che vivono in contesti fragili o periferici, la droga può sembrare l’unica via di fuga. Ma la cultura — l’arte, la creatività, la conoscenza — può essere un’alternativa concreta. Un altro modo di evadere, di immaginare il futuro, di costruire bellezza.

Il titolo gioca su un doppio senso tutto italiano: “stupefacente” richiama le sostanze, ma anche qualcosa di sorprendente, straordinario. La campagna mette in scena questa ambivalenza visiva attraverso immagini oniriche generate con l’AI, nate dalla rilettura di capolavori classici. Sono visionarie, psichedeliche, quasi “intossicanti” — ma è l’arte, non la droga, a generarle. Il messaggio è chiaro: non serve fuggire con le droghe, se puoi farlo con l’arte.

STUPEFACENTE è una provocazione visiva e culturale: la cultura non è un lusso per pochi, ma un bene accessibile e trasformativo. Attraverso un’estetica che richiama l’allucinazione, ma che si nutre di storia dell’arte e intelligenza artificiale, la campagna parla il linguaggio dei giovani, cattura la loro attenzione e suggerisce un’alternativa reale. Un’altra via d’uscita è possibile.

«Una proposta originale e sorprendente: Stupefacente utilizza humour, bellezza e immaginazione per offrire un messaggio potente a favore dell’impegno culturale. L’uso delle immagini d’archivio è al tempo stesso giocoso e profondo - esattamente il tipo di creatività proiettata verso il futuro che speravamo di vedere.»

- Martin Hasselbring (Giudice)


«Siamo davvero orgogliosi e felici di aver ricevuto questo riconoscimento. Per noi, arte e tecnologia sono un mix “stupefacente” – lo stesso che ci ha ispirato fino alla soluzione creativa. L’idea ci ha permesso di adottare un tono di voce tagliente e un trattamento visivo capace di catturare l’attenzione, mentre l’insight ci ha guidato nello sviluppo di una campagna integrata: dai media tradizionali alle attivazioni sul territorio, fino alle declinazioni digital e social.»

- Luca Cantavenera & Jessica Basilico (Vincitori)

Jessica Basilico

Luca Cantavenera

Secondo Premio

The Extinctionism
Andrea Cauteruccio & Andrea Molteni

Che cosa resta quando scompare l’abbondanza?

In The Extinctionism, Andrea Cauteruccio e Andrea Molteni ci accompagnano in un viaggio visivo crudo e d’impatto che ci proietta in un futuro segnato dalla trascuratezza ambientale. Ispirata alle sempre più urgenti preoccupazioni legate al cambiamento climatico e al progressivo esaurirsi delle risorse naturali — in particolare i raccolti di frutta, tra i più colpiti — questa campagna rilegge la storia dell’arte con uno sguardo profondamente attuale.

Gli artisti hanno scelto alcune tra le più celebri nature morte, opere tradizionalmente simbolo di opulenza e bellezza, e le hanno svuotate del loro soggetto principale: la frutta. Il risultato è una serie di immagini familiari ma stravolte, che mettono in scena una nuova estetica dell’assenza. Rimuovendo con gesto radicale ciò che un tempo rappresentava abbondanza, la campagna costruisce una potente metafora visiva della perdita e della fragilità del nostro ecosistema. Gli artisti hanno selezionato celebri nature morte, da sempre apprezzate per le loro opulente rappresentazioni di frutta e abbondanza, e le hanno private interamente della frutta. Il risultato è una collezione di opere familiari trasformate in visioni inquietanti dell’assenza. Spogliando questi capolavori del loro soggetto centrale, la campagna crea una potente metafora visiva della progressiva scomparsa della ricchezza del nostro mondo naturale.

The Extinctionism sfrutta l’archivio non solo come fonte di immagini, ma come strumento narrativo: un ponte tra la memoria culturale e la crisi ambientale. Come ha osservato uno dei giurati:“Usa con intelligenza la forza dell’iconico: ci costringe a fare i conti con la scarsità proprio attraverso immagini celebri. È un concetto che parla fluentemente il linguaggio della storia dell’arte, ma con una rilevanza bruciante.”

Il progetto ha oltrepassato i confini tradizionali dell’arte, arrivando negli spazi urbani grazie a formati Digital Out-of-Home. Le immagini spiazzanti dei dipinti svuotati hanno interrotto la routine quotidiana, portando il messaggio ecologico sotto gli occhi di tutti.

Con un intervento minimo e un impatto visivo massimo, The Extinctionism ci ricorda che il futuro del pianeta non si gioca solo su tavoli politici o scientifici — ma anche nella forza della narrazione creativa.

"Utilizzando l’archivio sia come mezzo che come messaggio, The Extinctionism offre una riflessione intensa sulla fragilità del nostro mondo naturale. Una campagna pensata e ben realizzata che collega passato e futuro con precisione visiva."

- Giordano Curreri (Giudice)

Andrea Cauteruccio

Andrea Molteni

Terzo Premio

Che cosa rimarrà?
Shadé Addams

In un’epoca segnata da disinformazione, sovraccarico digitale e perdita di dati, Che cosa rimarrà? pone una domanda fondamentale e inquietante: come possiamo ricordare, se i sistemi creati per conservare la memoria iniziano a fallire?

Ideata dall’artista e designer di Birmingham Shadé Addams, la campagna si presenta come un ipotetico “file di recupero” danneggiato: un archivio corrotto di icone culturali e memorie frammentarie. Utilizzando immagini riconoscibili dall’archivio Bridgeman Images, Addams rielabora eventi storici in visioni glitchate, spettrali, disturbate. Martin Luther King Jr. durante la Marcia su Washington, Buzz Aldrin sulla Luna, la lavagna di Einstein, le proteste delle suffragette, persino la Statua della Libertà — tutti questi simboli riemergono, ma solo in parte.

Ogni immagine sembra “recuperata”, ma mai del tutto. Interferenze visive, lacune e segnali di deterioramento digitale ne interrompono la lettura, evocando un mondo in cui le fonti si alterano, la verità si sgretola e la memoria collettiva diventa instabile. I nomi dei file — corrupted_memory, attempt_retrieval, retrieval_failed — rafforzano il senso di precarietà e di perdita tecnologica.

Con un’estetica che richiama interfacce di sorveglianza, militari e sistemi di archiviazione, Che cosa rimarrà? unisce forza visiva e riflessione critica. Come ha sottolineato una delle giudici:
«Questo progetto mostra una raffinata intelligenza visiva e una lucidità concettuale. Frammentando momenti storici iconici, ci costringe a riflettere sulla fragilità della verità nell’era digitale.»

Addams non si limita a usare l’archivio, ma lo reinventa, trasformandolo in uno strumento di denuncia. Il risultato è un’opera potente, che ci ricorda quanto sia urgente proteggere le nostre storie — prima che vadano perse per sempre.

«‘Che cosa rimarrà?’ si distingue per la sua manipolazione inventiva del materiale d’archivio, stimolando una riflessione critica sulla memoria e la disinformazione. Un brillante esempio di come le immagini storiche possano essere ricontestualizzate con raffinata artisticità e urgenza culturale.»

- Antoinette Lisser (Giudice)


«Sono davvero onorata di essere uno dei vincitori dei Bridgeman Creative Awards di quest’anno. È molto gratificante vedere riconosciuta la mia voce personale. Un sincero ringraziamento a Bridgeman Images per aver creato una piattaforma che sostiene gli artisti, e alla giuria per aver valutato il mio lavoro con apertura e senza pregiudizi. Spero che questo dia inizio a una riflessione sulla nostra umanità condivisa e sulle storie che scegliamo di preservare nell’era digitale.»

- Shadé Addams (Vincitrice)

Shadé Addams

Brief

creativo

IL TEMA

"Reimmagina il Futuro"
Gli Awards di quest’anno celebrano progetti che uniscono prospettive storiche a visioni future, utilizzando la creatività per ispirare soluzioni innovative e immaginare un domani migliore.

Il Brief

Crea un concetto di campagna che ispiri le persone a ripensare e reimmaginare il futuro, includendo almeno tre elementi visivi (ad esempio OOH, video, stampa, social media, branding, materiali collaterali, ecc.).

La campagna può affrontare temi come il ruolo della tecnologia nella società, la sostenibilità o l’uguaglianza, utilizzando l’archivio di Bridgeman Images per creare connessioni visive e concettuali tra il passato e il futuro.
Sfrutta una selezione curata di contenuti storici e culturali dell’archivio Bridgeman per dare vita a una narrazione che unisca memoria e immaginazione. Che si tratti di un brand che promuove l’innovazione tecnologica, di una causa che sostiene il progresso sociale, o di una visione di stile di vita sostenibile, esplora come le lezioni della storia possano ispirare nuove prospettive sul domani.

La campagna può essere pensata per la propria azienda o per un marchio/ente fittizio.
Non è consentito l’utilizzo di marchi registrati senza autorizzazione.

LA

GIURIA

Jody Winterbottom

Fondatore
The Director Studio
Welcome to the Bridgeman Images Creative Awards 2024, where we celebrate the transformative power of art in advertising, branding and product design.Welcome to the

Antoinette De Lisser

Consulente Creativo
Welcome to the Bridgeman Images Creative Awards 2024, where we celebrate the transformative power of art in advertising, branding and product design.Welcome to the

Jess Crombie

Docente Senior
UAL
Welcome to the Bridgeman Images Creative Awards 2024, where we celebrate the transformative power of art in advertising, branding and product design.Welcome to the

Giordano Currieri

Direttore creativo
Ogilvy
Welcome to the Bridgeman Images Creative Awards 2024, where we celebrate the transformative power of art in advertising, branding and product design.Welcome to the

Martin Hasslebring

Direttore delle Partnership e dell'Innovazione
Bridgeman Images
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chi siamo

Bridgeman Images è leader mondiale nella concessione di licenze per la riproduzione di immagini e video d'arte, cultura e storia.

Aiutiamo creativi, brand e aziende a realizzare progetti pluripremiati, concedendo in licenza immagini e video provenienti da migliaia di musei, collezioni, artisti contemporanei e fotografi tra i più prestigiosi al mondo.

I nostri clienti beneficiano di un servizio semplice, veloce e affidabile, con una consulenza completa su tutti gli aspetti legati a copyright e licenze.
Con uffici a Londra, Parigi, New York, Berlino e Milano, ci occupiamo della gestione dei diritti d’autore e di riproduzione per conto di artisti e dei loro estate a livello globale.

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